Negli ultimi giorni si apprende finalmente di una intesa tra sindacati e ARAN sul rinnovo del contratto per oltre 500mila lavoratori del Comparto Sanità, rinnovo che purtroppo si attende da qualche anno. Non si possono non esprimere perplessità su alcune posizioni, ovvero, se da un lato finalmente si recepisce la necessità di riconoscere le professionalità, dall’altro si rischia fortemente di discriminare le specificità professionali che prescindono dal profilo di appartenenza. La Professione Ostetrica (Classe di laurea SNT1 Infermieristica e ostetrica e LM/SNT1) è una professione che presta ASSISTENZA DIRETTA alla persona con propria autonomia e responsabilità civile penale e amministrativa. Pertanto, si ritiene importante e necessario che un contratto innovativo sia incentrato sulle competenze e finalizzato a premiare il MERITO. Dopo oltre due anni di pandemia in condizioni lavorative estreme, durante i quali si è pure dovuto lottare, ad ogni decreto, per ottenere i riconoscimenti dovuti; un esempio, tra tanti, nei fondi destinati al personale vaccinatore, in molte regioni, le ostetriche sono state escluse. Nella ipotesi degli incrementi tabellari vi sono correttamente indicate le fasce, nelle IPOTESI delle indennità si ritiene corretto indicare le specificità rispetto a sede di assegnazione e ruolo ricoperto e non certamente la singola professionalità sanitaria.

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